Le Pietre Preziose Nei Gioielli

pietre prezioseI gioielli, oltre ad un gradito dono, rappresentano un vero e proprio investimento.
Alcune pietre preziose, così come l’oro, infatti, non perdono il loro valore nel tempo
Acquistare un gioiello con pietre preziose, dunque, potrebbe rivelarsi un ottimo investimento. 
Il valore di una pietra dipende da una serie di caratteristiche (come l’intensità del colore, la lucentezza o la presenza di inclusioni).
Scopriamo, insieme, quali sono le pietre più preziose.

I diamanti, testimoni dei momenti indimenticabili, oltre ad essere i minerali più duri in natura (possono essere graffiati solo da altri diamanti), sono considerati le pietre preziose per eccellenza.
Nascono nel mantello della Terra e si presentano come un “reticolo cristallino di atomi di carbonio”.
Un diamante grezzo, in realtà. non è molto diverso da un comune ciottolo. La sua preziosa bellezza viene svelata dall’abilità del tagliatore.
Il valore di un diamante viene definito da 4 fattori riconosciuti universalmente. Questi fattori sono definiti le 4C:
– CARATI (Carat): il peso dei diamanti viene misurato in carati. Un carato equivale a 0,2 grammi ed, a sua volta, può essere suddiviso “in grani che equivalgono a 1/20 di grammo, ed in punti che equivalgono ad 1/100 di carato”. 
– PUREZZA (Clarity): trovare un diamante veramente puro è un’impresa assai ardua. Generalmente, infatti, i diamanti presentano delle inclusioni (“carboni”). Il prestigioso “Gemological Institute of America” ha definito una “scala di purezza” (che deve essere eseguita a “10x ingrandimenti”). In base a questa classificazione, ad esempio, un diamante definito ” Flawless”, risulta “puro sia internamente che esternamente a 10 ingrandimenti”. Al contrario, un diamante con “inclusioni visibili a occhio nudo”, viene definito “Included 2”.
– COLORE (Color): i diamanti più puri ed incolori definiti “Colorless”, sono anche i più rari. Quasi tutti i diamanti, infatti, presentano una quasi impercettibile sfumatura giallastra o marrone. Estremamente rari, e dunque preziosi, sono anche i diamanti rossi, rosa e verdi.
– TAGLIO (Cut): grazie al taglio, si possono migliorare gli altri standard in quanto, un bravo tagliatore, può esaltare il colore, oppure nascondere inclusioni.
I più importanti centri di taglio si trovano a Anversa, New York, Tel Aviv e Mumbay.

Chi desidera acquistare un diamante, per essere certo di fare un buon investimento, può scegliere un diamante certificato.
Al momento, le tre grandi istituzioni in grado di fornire una certificazione gemmologica accurata ed attendibile sono:
– HRD “Hoge Raad voor Diamant“, consiglio superiore del Diamante (avente base ad Anversa)
– IGI “International Gemmological Institute”
– GIA “Gemmological Institute of America”
Le suddette certificazioni, contengono, come garanzia anche le caratteristiche relative al Taglio/Proporzione, alla Simmetria, alla Finitura ed, alla poco considerata, ma importantissima Fluorescenza.

Altre pietre preziose perfette per rendere veramente prezioso, nel tempo, un gioiello sono i rubini e gli smeraldi.

I rubini sono la più nobile varietà monocristallina del corindone (chiamato anche ossido di alluminio).
Caratterizzato da una durezza eccezionale (pari a 9 nella cosiddetta Scala di Mohs) e da un colore rosso incredibilmente vivace (dovuto alla presenza di una particolare soluzione solida di ossido di cromo) , il rubino è una delle pietre più preziose e più rare. 
Estratto soprattutto tra Birmania, Vietnam e Sri Lanka, i rubini più pregiati sono contraddistinti, oltre che da un colore rosso vivo (soprannominato Sangue di Piccione), dal fenomeno del “pleocroismo” ( secondo il quale “il colore varia a seconda dell’angolazione da cui si guarda la pietra”), e da una grande limpidezza. In proposito, però, non bisogna dimenticare che i rubini presentano spesso inclusioni, ma questo può non incidere sul loro valore. Infatti, i rubini che presentano “Inclusioni di aghi rutili” creano un particolare, e prezioso, effetto “seta brillante”. Se un rubino di questo tipo viene tagliato “in cabochon” si verrà a creare il ricercatissimo l’effetto “occhio di gatto”. I rubini contraddistinti da inclusioni di rutile presentano, generalmente, l’effetto “stella a sei punte” (chiamato “asterismo”).
La presenza di fluorescenze in onde UV (corte o lunghe) permette di identificare la provenienza geografica della pietra.
Ricordiamo che i rubini di grande dimensione sono assai rari.

Gli smeraldi, vasmeraldirietà del berillo, sono caratterizzati da un colore verde particolarmente intenso (dovuto alla presenza di cromo e vanadio) e da una lucentezza di tipo vitreo.

Estratti in particolar modo in Colombia ed in alcuni stati brasiliani, gli smeraldi sono caratterizzati dalla presenza, sulla loro superficie, di diverse inclusioni e fessure. 
Gli smeraldi, a differenza dai diamanti, possono vedere misurata la loro integrità anche ad occhio nudo (se non vi sono inclusioni visibili, lo smeraldo è considerato “impeccabile”).
Le varie inclusioni fanno si che la pietra venga resa traslucida. Per questo motivo, soltanto gli smeraldi più pregevoli sono trasparenti. Più il verde si presenta intenso, maggiore è il valore dello smeraldo. Ovviamente, più il peso dello smeraldo è elevato, più il suo valore, per carato, sarà maggiore.